Leggerezza

“I limiti esistono soltanto nell’animo di chi è a corto di sogni”.  Philippe Petit

 

Frammentazione

La frammentazione la possiamo immaginare come un orologio da polso, per citare David Bohm, di quelli con un meccanismo di precisione di maestri della meccanica, frantumato a terra, in mille pezzi.

Ci sono analogie tra la frammentazione ed il pensiero di oggi, che è solito definire innumerevoli categorie per classificare le “tonnellate” di informazioni che percepiamo. La speciale lente che filtra le nostre percezioni ed i nostri pensieri siamo noi stessi, un impulso con un rumore di fondo, da cui si genera un meticoloso lavorio di frammentazione della realtà che consideriamo vera. Lo stesso percorso di impulsopensieroazione che a qualcuno ha innescato la necessità di collocare David Bohm in una “cartella” con un “nome”, prima di proseguire con la lettura, o almeno ad appuntare un frammento di informazione rispetto ad una prossima azione nella lista delle cose da fare.

Quale relazione intercorre tra la nostra conoscenza, sempre più settoriale e specialistica, e la percezione di un tutto ?

Quali sono gli strumenti che escogitiamo e qual è l’attitudine che abbiamo, per fluire nel continuum in cui viviamo ?

Leggerezza

Ricordando Italo Calvino e le sue Lezioni Americane mi associo allo stupore dell’idea del mondo costituito da atomi senza peso. Nei percorsi del pensiero che esplora quel significato di leggerezza, passando attraverso i miti, la letteratura ed il cuore, si associa l’idea stessa di leggerezza a precisione e determinazione, non a vaghezza o abbandono al caso.

Paul Valéry diceva:”Bisogna essere leggeri come un uccello e non come una piuma”.